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La separazione giudiziale


La separazione giudiziale è un procedimento attraverso il quale il coniuge, a seguito del deposito di un ricorso autonomo, chiede al Tribunale competente di pronunciare una sentenza di separazione che regoli i rapporti con l’altro coniuge quando si verificano fatti tali da rendere intollerabile la prosecuzione della convivenza o da recare pregiudizio all’educazione della prole.

Il procedimento di separazione giudiziale è altresì necessario quando uno dei coniugi intenda addebitare all'altro la responsabilità per la fine del matrimonio, per aver questi mancato a taluni doveri fondamentali del matrimonio quali l’obbligo reciproco alla fedeltà, la mutua assistenza morale e materiale o la coabitazione (la pronuncia di separazione con addebito comporta a carico del coniuge la perdita dell’assegno di mantenimento e dei diritti ereditari).

Alla prima udienza il Presidente del Tribunale, a seguito del tentativo di conciliazione tra le parti, emana quindi un’ordinanza con i provvedimenti temporanei e urgenti necessari per regolamentare gli aspetti patrimoniali e che interessano i figli nella pendenza del procedimento. Il Presidente nomina un Giudice Istruttore e fissa la data della relativa udienza innanzi a quest’ultimo.

Il procedimento prosegue come un processo ordinario, con lo svolgimento delle successive fasi e la fissazione di altre udienze. Rilevante sarà la fase istruttoria dedicata all’acquisizione delle prove (testimonianze, perizie, ecc.). Svolta l’udienza di precisazione delle conclusioni il giudizio sarà trattenuto per la sentenza finale.


Avv. Stefano Morabito – Vietata la riproduzione anche parziale. Contenuti protetti dal diritto d’autore.

 
 
 

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